La logica binaria dei concetti e del linguaggio

L'Harmattan - EAN : 9782336549415
VALDEGAMBERI STEFANO
Édition papier

EAN : 9782336549415

Paru le : 23 juil. 2025

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  • EAN13 : 9782336549415
  • Collection : L'ORIZZONTE
  • Editeur : L'Harmattan
  • Date Parution : 23 juil. 2025
  • Disponibilite : Disponible
  • Barème de remise : NS
  • Nombre de pages : 296
  • Format : H:210 mm L:140 mm E:16 mm
  • Poids : 355gr
  • Résumé : Dalle sensazioni primordiali della notte e del giorno nascono i primi concetti dell’uomo: concreti, binari, opposti. La luce è sì, il buio è no — così ha preso forma il pensiero.  Questa esperienza sensoriale ha dato origine al significato.  E i suoni, modellati su quelle percezioni, hanno creato il linguaggio. Una teoria rivoluzionaria svela l’origine concreta di mente e parola. Alla base, una logica universale condivisa da tutti gli esseri umani: una lingua originaria dell’Homo sapiens, comune a tutte le culture.
  • Biographie : Stefano Valdegamberi, nato a Tregnago il 6 maggio 1970, dopo il diploma di Maturità Classica si è laureato in Economia e Commercio. È noto soprattutto per la sua attività politico-amministrativa: già sindaco di Badia Calavena, comune in cui tuttora risiede con la moglie e i tre figli, ha ricoperto in seguito il ruolo di Assessore ed è attualmente Consigliere della Regione Veneto. Fin dai tempi del liceo ha coltivato con passione l’interesse per la storia, la filosofia, la linguistica e la cultura locale. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: I nomi raccontano la storia (2015), De decimis novalibus (2018), Alle origini degli antichi comuni di Saline, Tavernole e Corno (2021), Le origini del linguaggio (2022), Castelvero. La storia millenaria di un feudo vescovile e dei suoi abitanti (2024). È cultore della lingua cimbra, il Taucias Gareida, un'antica forma di tedesco medievale parlata un tempo nelle montagne veronesi dai suoi antenati e oggi mantenuta in vita da pochi parlanti nel borgo di Giazza (Ljetzan), in provincia di Verona. Già durante il liceo, spinto anche dalla guida di un insegnante visionario, il prof. don Arturo Caceffo, ha cominciato a interrogarsi sull’origine del linguaggio verbale. Come si sono formate le parole? Esiste una logica primordiale e un significato intrinseco nei termini stessi? Domande che, per lui, hanno assunto fin da subito un significato profondo, quasi esistenziale. Dopo anni di riflessione, è giunto alla formulazione di una teoria originale, secondo la quale il linguaggio – inteso come mezzo di espressione dei concetti – nasce da un'associazione binaria tra le sensazioni e le percezioni umane vissute nello stato di buio e in quello di luce. Due condizioni che si alternano costantemente e che imprimono nella mente umana due categorie opposte di concetti: quelli generati dall’esperienza del buio e quelli nati dalla percezione della luce. Nel 2022 ha raccolto le sue ricerche e riflessioni in un primo volume, Le origini del linguaggio. Successivamente ha ulteriormente affinato la propria teoria, dando vita a un nuovo lavoro che propone una visione compiuta e del tutto innovativa rispetto agli studi precedenti in materia. In esso giunge a dimostrare come logica e linguaggio, significante e significato – parafrasando il noto linguista Ferdinand de Saussure – siano due facce della stessa medaglia, entrambe generate dalla dialettica tra le percezioni umane del buio e della luce.
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